PESARO – Stretto tra lo strapotere delle grandi produzioni ed un mercato che vede le sale cinematografiche sempre più in affanno a favore dello streaming e delle piattaforme digitali, il cinema indipendente cerca come può di resistere.
I produttori indipendenti rappresentano l a maggiore realtà produttiva del settore dell’audiovisivo in Italia e nelle Marche. Una miriade di autori, registi, sceneggiatori e altre figure legate al mondo della settima arte che si muove in ordine sparso tra mille difficoltà e la mancanza di risorse destinate al settore. Risorse che troppo spesso sono orientate verso le grandi produzioni. Si tratta di una realtà che nelle Marche conta oltre
400 imprese e che da lavoro ad un indotto che ne conta oltre 1.000 persone. E’ l’industria creativa e artistica delle Marche; non solo una fabbrica di sogni ma di promozione del territorio. In un momento di cambiamento del mercato e di deregolamentazione del settore cinematografico è opportuno fare il punto sulla figura del produttore indipendente e sul senso dellasua diversità culturale. Si studiano nuovi modelli di distribuzione cinematografica ma le finestre devono salvaguardare la diffusione in sala come momento imprescindibile di socializzazione. Piattaforme e sala, produttori indipendenti e OTT, questi i temi dell'incontro che si terrà Giovedì 23 giugno alle ore 11 al Centro Arti Visive Pescheria organizzato da CNA Cinema e Audiovisivo Marche in collaborazione con laMostra del nuovo Cinema di Pesaro.
Tra gli ospiti Francesco Gesualdi,nuovo direttore della Marche Film Commission, Giorgia Latini, Assessore alla cultura della Regione Marche. E’ prevista inoltre la presenza di Gianluca Curti, Presidente nazionale di Cna cinema e audiovisivo, IvanOlgiati, presidente CNA Cinema Emilia Romagna e Mario Perchiazzi dell’esecutivo di CNA Cinema. A portare i saluti il vice sindaco DanieleVimini e il presidente della Camera di Commercio delle Marche GinoSabatini. Per la Mostra del nuovo cinema di Pesaro, il direttore PedroArmocida. Il focus sarà sui produttori indipendenti che si stanno impegnando per una regolamentazione che crei un equilibrio tra il mercato Theatricale gli OTT contro la crescente disparità di trattamento dei filmdi produzione nazionale, sostenuti dal Ministero e dalle Regioni, e quelli di produzione internazionale. L'obiettivo è introdurre, come avviene in altri paesi europei, una norma per le finestre di sfruttamento che tuteli il cinema italiano e il modello culturale europeo delle sale cinematografiche per non depauperare un presidio culturale e territoriale fondamentale per l’identità delle nostre città.