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Ecco i fantasmi dello spettacolo. Lo stop a cinema, teatri, concerti

lascia a casa anche i lavoratori delle vendite dei biglietti

Il sistema delle prevendite online e delle biglietterie tradizionali penalizzato dal nuovo Dpcm. Il grido d’allarme di Liveticket uno dei siti di prevendite più famoso dell’azienda fanese Gostec con 17 dipendenti

PESARO - La chiusura dei teatri, dei cinema, delle arene, dei palazzetti, dei luoghi dedicati alla cultura e allo sport non sta lasciando a casa solo gli artisti ed una serie di figure professionali legate al mondo dello spettacolo (macchinisti, fonici, elettricisti, truccatori, operatori), ma anche dei lavoratori che sono strettamente legati a questi settori ma dei quali non si parla mai.

Si tratta di tutti coloro che si occupano del sistema di biglietteria e di prevendite di spettacoli, concerti, cinema, eventi, fiere, musei. Figure con un alto grado di professionalità che permettono - attraverso software, programmi e sistemi di prevendite online e tradizionali - di avere un servizio fondamentale: quello della vendita dei biglietti per tutti i tipi di eventi. Forse non tutti sanno che a Fano ha sede la Gostec, società fondata nel 1993 che ora conta 17 dipendenti e che gestisce uno dei siti di prevendite online più famosi: Liveticket.

Liveticket è un sistema di biglietteria automatizzata realizzato nel 2003 e sviluppato in questi anni per rispondere alle esigenze di strutture ed operatori che hanno l’obbligo di disporre di un sistema di biglietteria certificato per la gestione della propria attività in linea con la normativa vigente. Teatri, stadi, strutture fieristiche, musei, organizzatori di eventi, concerti e spettacoli si affidano da anni alle prevendite online dell’azienda fanese. Un’azienda che anche questa estate ha garantito lo svolgimento di migliaia di eventi in tutto il paese ma che ora, in base a quanto disposto dal nuovo Dpcm, sarà costretta a ridurre al minimo la propria attività.

“Questo nuovo stop alle attività legate allo spettacolo, alla cultura e agli eventi in generale - dice il titolare di Gostec, Stefano Cherchi - sta creando difficoltà enormi anche alla nostra azienda e a tutto il sistema di biglietterie. Già con il precedente lockdown avevamo toccato con mano le conseguenze negative legate al blocco di spettacoli esibizioni live e avvenimenti sportivi. L’entrata in vigore del nuovo Dpcm rappresenta un’ulteriore mazzata per un settore come il nostro che basa tutta la sua attività sugli eventi ma che spesso viene ignorato dalle istituzioni. Siamo come dei fantasmi in questo mondo. Eppure non c’è spettacolo, evento, partita reale e non virtuale che possa fare a meno di prevendite, biglietti. Nonostante questo per le nostre imprese non sono previste forme di ristoro come per le altre aziende o figure professionali legate al mondo degli spettacoli e degli eventi”.

Una denuncia che viene raccolta anche dalla CNA di Pesaro e Urbino, alla quale la Geotec aderisce e da CNA Cinema e Audiovisivo delle Marche. “L’intera filiera dei lavoratori legati al mondo dello spettacolo, dell’arte e della cultura, così come a quello dello sport - dice Moreno Bordoni, segretario CNA di Pesaro e Urbino - deve poter essere considerata come essenziale e non secondaria. In questi mesi sono stati fatti sacrifici straordinari, soprattutto dai gestori di cinema, dagli organizzatori di eventi e festival, dai teatri con l’attuazione alla lettera di misure di sicurezza e protocolli anti-Covid. I numeri dei contagi nei luoghi dello spettacolo e della cultura sono stati prossimi allo zero e dunque riteniamo questa nuova serrata un errore. Detto questo, come CNA, chiediamo che per tutta la filiera, e dunque anche per il settore delle biglietterie e delle prevendite online - siano previste tutte forme di ristoro adeguate al volume di attività e possano essere applicati anche gli ammortizzatori sociali. Vigileremo affinché non ci si dimentichi di categorie professionali che garantiscono servizi indispensabili e cercheremo di intervenire per far ripartire al più presto un settore che non solo garantisce posti di lavoro ma che ci consente di vivere meglio”.

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